Questa mattina alle 11 è il grande giorno. In pompa magna il Presidente della Regione, Rocca, accompagnato dall’assessore al Bilancio, Righini, che ha voluto far riaprire il punto nascite come impegno della campagna elettorale delle amministrative scorse, il sindaco di Velletri, Ascanio Cascella, il Direttore Sanitario Vincenzo La Regina, i vertici aziendali e dell’ospedale e gli operatori coinvolti in questo punto nascite taglieranno il nastro del servizio che torna nella disponibilità dei cittadini di Velletri e del circondario.
Una inaugurazione rimandata di mese in mese, per circa due anni e che adesso pare proprio essere arrivata.
Ma non sarà una inaugurazione semplice da gestire. Infatti da Anzio e Nettuno sono attesi i Sindaci Burrini e Lo Fazio e una delegazione di cittadini per chiedere al Presidente della regione e ai vertici della ASL di mantenere l’impegno di aprire anche all’Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno il punto nascite.
In estate il comitato per la riapertura del punto nascite di Anzio ha raccolto 500 firme e in piena campagna elettorale il consiglio regionale ha voltato all’unanimità un ordine del giorno che impegna la giunta a considerare l’apertura del punto nascite ad Anzio e Nettuno.
Di questo probabilmente vorrà parlare la delegazione dei cittadini e i due sindaci del litorale.
Il servizio sarà aperto già da questa mattina dalle 8 e prevede la copertura di 4 posti letto di Neonatologia, 6 posti letto di Pediatria, 20 posti letto di ginecologia e ostetricia dai 16 precedenti.
Per la Asl si tratta di un importante evento per tutto il distretto sanitario. Sul litorale non la pensano così. Velletri torna ad avere il punto nascite, recentemente sono stati attivati dei laboratori ed una tac che ancora deve essere messa in servizio.
Il tutto all’interno di una struttura che necessità di un intervento di ristrutturazione importante e per il quale erano stati stanziati 27 milioni di euro e fatti i progetti, ma di questi lavori e dei progetti si sono perse le tracce e con essi anche dei 27 milioni, che chissà che fine hanno fatto.