Tiene ancora banco la querelle sui rifiuti abbandonati a Ventotene. Una vicenda che laspunta.it aveva già avuto modo di evidenziare in concomitanza con l’uscita delle testate nazionali, a marzo, pubblicando foto e video di quanto stava accadendo sull’isola nella quale vennero confinati Altiero Spinelli e Sandro Pertini.
Così una vicenda che sarebbe potuta restare confinata ad un problema di paese, è diventata un caso Nazionale, con gli interventi delle televisioni e giornali nazionali che hanno rappresentato lo schifo presente sull’isola, con rifiuti abbandonati dappertutto.
Il Sindaco dell’isola, il leghista Carmine Caputo per difendere il suo ruolo, sommerso dalle critiche dei cittadini e della stampa nazionale, ha additato a fine settimana scorsa, cioè ad inizio aprile, la Formia Rifiuti Zero di essere l’unica responsabile di quanto stava accadendo, che la discarica abusiva era opera della Formia rifiuti Zero, lamentandosi del servizio inefficiente fornito dalla società in house, nella quale il Comune di Ventotene è socio.

E già la prima stranezza: imputare ad una società partecipata dal Comune la responsabilità di quanto stava accadendo. Dichiarazioni che hanno fatto il giro dell’etere e che hanno prodotto l’intervento dei carabinieri che hanno sequestrato la discarica abusiva.
Ma come spesso accade, quando si cerca di scaricare proprie responsabilità sugli altri, la verità viene a galla. Si scopre così che la Formia Rifiuti Zero a più riprese, anche negli anni precedenti aveva segnalato la presenza di discariche abusive sull’isola, nei pressi del Memoriale.
Ma si scopre di più. Ovvero che il 6 febbraio su delibera del Sindaco veniva revocata l’area di stoccaggio al porto, senza nessuna indicazione alla Formia Rifiuti Zero.

Questo atto, non socializzato con la Formia Rifiuti Zero, ha provocato di fatto la mancanza di un luogo dove stoccare i rifiuti, soprattutto gli ingombranti che i cittadini hanno cominciato ad abbandonare dappertutto.
Il 14 di marzo il Comune di Ventotene scrive alla Formia Rifiuti Zero avvisando la società che sull’isola era presente una discarica abusiva, chiedendo un intervento per ripulire tutto.
La Formia Rifiuti Zero presentava il regolare preventivo che veniva accettato il 24 marzo dal Comune di Ventotene.
Quindi, la discarica abusiva non è frutto della negligenza della Formia rifiuti Zero, ma della mancanza di programmazione del Comune.
Ma il Sindaco era al corrente di tutto ciò? Ovvio che si e basta leggere le carte. Ma il sindaco ormai, preso nel mezzo della polemica, aveva sparato sulla Formia Rifiuti Zero, tanto che l’amministratore Raffele Rizzo è stato costretto a rispondere, con una nota puntuale ma ferma, allo stesso sindaco, ripercorrendo le tappe di questa vicenda incredibile.
Dalle carte si evince che il Comune dal 2011 invece di pianificare la raccolta dei rifiuti emette ordinanze indifferibili ed urgenti, come se la “monnezza” fosse un fatto straordinario, che è anche parzialmente moroso e che non partecipa mai all’assemblea dei soci.
Ma soprattutto si scopre che di questa discarica il Sindaco ne era a conoscenza eccome.
“Tali scelte dell’amministrazione di Ventotene, sono state da noi puntualmente contestate attraverso diverse comunicazioni, compresa una formale nota alla Regione Lazio, per due motivi principali: L’aggravio dei costi del servizio, impedendo l’ottimizzazione dei carichi da parte della FRZ; I pesanti disservizi ai cittadini, che abbiamo definito fin da subito come “effetti disastrosi”. ha detto Raffaele Rizzo amministratore di Formia Rifiuti Zero.
Ad avvalorare le carte della Formia rifiuti Zero anche la nota del D.E.C., il Direttore dell’Esecuzione del Contratto, in data 25 marzo, indirizzata al Sindaco di Ventotene, che sollecitato dai cittadini, evidenziava la mancanza di un centro di raccolta e questo ha prodotto un abbandono indiscriminato dei rifiuti sull’isola.
Dice il vecchio adagio “chi è causa del suo male pianga se stesso” e proprio su questo il Sindaco leghista dovrebbe riflettere, come dovrebbe riflettere sul fatto che l’isola non riesce a superare il 40% di raccolta differenziata contro il 72% di Formia. Ci sarà un motivo per tutto ciò? Evidentemente la scarsa considerazione dell’importanza della raccolta differenziata.
Eppure l’isola vive di turismo e la raccolta differenziata dovrebbe essere un fiore all’occhiello, oltre a mantenere il decoro del Memoriale e dell’intera Ventotene.
A dare manforte al Sindaco ci ha pensato il consigliere di Formia, Arnone, nonché compagna di partito e avvocato del sindaco di Ventotene. In un intervento sulla stampa ha tacciato di inefficienza la Formia Rifiuti Zero, di mancanza di trasparenza nelle rotazioni dei professionisti, addensando ombre sulla gestione.
Anche qui la società per mezzo dell’amministratore Raffaele Rizzo è intervenuta in maniera puntuale. “La consigliera Arnone, – dice Rizzo – da tempo protagonista di attacchi generici e privi di fondamento, sembra muoversi con un evidente spirito di contrapposizione preconcetta: prima in difesa della CSA, oggi in difesa dell’attuale Amministrazione di Ventotene. Si ricorda, per inciso, che nei confronti della CSA, Formia Rifiuti Zero ha ottenuto finora esiti favorevoli in tutti i contenziosi aperti.” Ma Rizzo è andato oltre arrivando a sciorinare i costi che la Formia rifiuti Zero ha dovuto sostenere di spese legale, prima del suo arrivo.
“Quanto al tema della rotazione degli affidamenti, principio legittimo e condivisibile, sorprende che venga sollevato con tanta enfasi proprio da chi in passato ha difeso una società – la CSA – che ha gestito per anni, senza alcuna procedura di affidamento, servizi per milioni di euro, compresi i rifiuti indifferenziati.” Afferma Raffaele Rizzo.
“Pensare di ruotare chi segue l’aspetto legale è demagogia pura. La Formia Rifiuti Zero si affida a legali di fiducia, professionisti che hanno dimostrato sul campo di essere pienamente in grado di tutelare gli interessi dell’azienda. Una scelta, questa, che ha permesso non solo una difesa efficace, ma anche un forte contenimento dei costi. Basti guardare ai numeri: Consulenza legale Rossi (2016–2020): 92.750,00 € Consulenza Bernardini (2020–2022): 62.760,00 € Consulenza Rizzo (2023–2025): 31.512,00 €. Cause legali TAR–Consiglio di Stato contro CSA: 33.842,34 € Rimborsi ottenuti per vittorie in giudizio contro CSA: 20.232,34 € “
Basta solo questo per capire le dichiarazioni della consigliera Arnone, forse più a difesa del Sindaco di Ventotene della sua stessa area politica. Un tentativo però che non sembra essere ben riuscito.
Rizzo, inoltre, informa dell’ultima sentenza del Tar ancora favorevole alla Formia Rifiuti Zero, proprio contro la CSA di Castelforte.
“Proprio in questi giorni, è arrivata una nuova conferma della correttezza del comportamento dell’azienda e della solidità della sua linea legale: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha dichiarato improcedibile il ricorso contro FRZ presentato dalla CSA s.r.l., condannando la stessa CSA al pagamento delle spese di lite in favore di FRZ, del Comune di Formia e di SAF s.p.a. La sentenza (n. 00052/2024) riconosce non solo la legittimità delle scelte fatte, ma attesta come l’azione del management sia sempre orientata esclusivamente alla tutela dell’interesse pubblico. Una linea ferma, trasparente, che continua a portare risultati concreti.” Ha affermato Rizzo che ha aggiunto:
“Una tendenza chiara, che dimostra come la linea giuridica adottata dall’attuale amministrazione abbia portato a risparmi significativi per l’azienda e, dunque, per la collettività, grazie anche alle vittorie ottenute in giudizio.” Che prosegue
“Ricordiamolo: tutelare l’azienda significa difendere i cittadini di Formia, perché FRZ è un patrimonio pubblico e come tale viene gestito.” Dice Rizzo che conclude con una riflessione
“È auspicabile che il confronto politico, anche su temi delicati come la gestione dei rifiuti, si svolga nel rispetto della verità dei fatti e della dignità del lavoro svolto quotidianamente da una società pubblica che continua a operare, tra mille difficoltà, al servizio dei cittadini.” Conclude l’amministratore di Formia Rifiuti Zero.
Resta l’amarezza per quanto accaduto, perché a farne le spese sono i cittadini di Ventotene che dovrebbero pretendere una amministrazione puntuale e partecipe sul versante dei rifiuti, perché banalmente ad oggi stanno pagando molto di più di tasse sui rifiuti di quanto gli spetterebbe, proprio perché ammassare i rifiuti senza differenziarli, significa portarli negli impianti di pretrattamento e selezione facendo lievitare i costi.
Basterebbe maggiore attenzione, maggiore coinvolgimento dei cittadini, maggiore collaborazione con la FRZ, di cui Ventotene è socio, per migliorare la situazione, abbassare i costi e tenere pulita l’isola.