Ne hanno fin sopra i capelli, cittadini ed associazioni che si affacciano su via Casone, di promesse, impegni, distingui tecnici e politici. Ne hanno fin sopra i capelli, tanto da prendere carta penna per scrivere al Sindaco e a tutto il Consiglio Comunale di Frosinone.
Una situazione che si trascina da anni e sulla quale, ogni volta c’è un problema da risolvere, quando invece a come scrivono i comitati, tutti questi proboemi sarebbero anche di facile soluzione.
Quindi la tanto volontà politica di accelerare l’iter per la riapertura è vera oppure no?
Lo scaricabarile sull’apparato tecnico è un vecchio gioco della politica, soprattutto quando non si vuole fare qualcosa, o non si riesce a trovare una soluzione.
Così i cittadini e le associazioni presenti nel quadrante del quartiere Cavoni, dove si affaccia via del Casone, hanno presto carta e penna e hanno detto la loro. Una lettera inviata via Pec da: Cittadini residenti del quartiere Cavoni; Blog Frosinone Bella e Brutta; Centro anziani Papa Wojtyla; Comitato Insieme per Cavoni; ASD POLISPORTIVA ORO FANTASY; Comitato Civico Laboratorio Scalo; Centro estetico DUEMC via Baden Powell; Comitato No BIODIGESTORI a Frosinone – Valle del Sacco
“La situazione riguardante la riapertura di via Casone sembra affiorare come un tema
di crescente tensione e frustrazione tra i residenti del quartiere Cavoni e l’amministrazione comunale.” Si legge nella lettera aperta.
“Le dichiarazioni dell’ingegnere Benito Caringi, referente del settore Lavori Pubblici, non convincono i cittadini, che sentono il bisogno di una risoluzione più tempestiva e chiara ad una questione che perdura ormai da lunghissimo tempo.”
“Le obiezioni sollevate dai consiglieri Pizzutelli e Cirillo sono indicative di un’insofferenza verso una burocrazia apparentemente lenta e poco reattiva alle esigenze dei Cittadini.” Aggiungono.
“La richiesta di trasformare un ponte pedonale in carrabile è avallata da dati storici sul collaudo che ne attesta la sua capacità portante. Nonostante ciò, l’ingegnere ha evidenziato problemi tecnici relativi alla sicurezza stradale ed alla necessità di consulenze esterne.“
“L’argomento sollevato sugli accessi pedonali e carrabili è incomprensibile in quanto sono presenti in molte strade, è chiaro che ogni caso deve essere considerato nel suo contesto specifico ma non irrisolvibile.” Prosegue la lettera dei cittadini.
“La mancanza di spazio per marciapiedi è senza dubbio un elemento cruciale per garantire la sicurezza degli utenti della strada, ma nel realizzare la ciclabile, potrebbe essere resa anche pedonabile e sarebbe un’opzione perseguibile.”
“Le preoccupazioni relative allo scolo delle acque meteoriche rimandano a una più ampia riflessione sulla pianificazione urbana sostenibile. Se il ponte già attraversa un corso d’acqua (il Rio), ciò potrebbe semplificare ulteriormente le soluzioni ingegneristiche necessarie per gestire il deflusso delle acque.” Sostengono cittadini e comitati.
“Una mini rotatoria come soluzione alle problematiche connesse all’innesto su via Marco Tullio Cicerone, dimostra una certa creatività nel pensare a modalità alternative per migliorare la viabilità senza ricorrere a consulenze onerose.” Evidenziano ancora i cittadini e comitati nella missiva.
“Infine, il fatto che ci sia già stata l’approvazione della polizia locale, non si comprende la necessità di una nuova richiesta.”
“Tuttavia, la situazione illustra chiaramente come ci sia necessità di un confronto costante tra le istituzioni ed i cittadini al fine di trovare risposte efficaci alle loro richieste, evitando stagnazione burocratica.”
“In sostanza, la questione merita attenzione urgente poiché risponde non solo a esigenze tecniche, ma anche alla volontà dei cittadini di vedere soddisfatte le proprie aspettative in termini di qualità della vita e dell’aria nel proprio quartiere e non solo.” Conclude la nota.