Si accende, e non poteva essere altrimenti, la querelle politica sulla vicenda della concessione decennale per la gestione silvocolturale del bosco dell’Artemisio nel comune di Velletri.
577 ettari affidati con una concessione d’uso votata all’unanimità nel 2018 e proposta dall’allora sindaco PD Fausto Servadio, al consiglio comunale
Una concessione sospesa a fine 2022 dal sindaco Orlando Pocci a guida PD e riattivata ad inizio 2023. Una sospensione necessaria e atto dovuto dopo il rinvio a giudizio della ditta a seguito dell’esposto presentato da Carlo Quaglia.
Una vicenda che ha infiammato la campagna elettorale nella quale Orlando Pocci e Carlo Quaglia si sono trovati su fronti opposti, proprio per colpa della ripresa dei lavori in montagna.
Carlo Quaglia lo ha chiamato in causa, l’ex sindaco, attribuendogli la responsabilità di avere permesso alla ditta affidataria di prendere i lavori in montagna, attraverso l’applicazione dell’articolo 80 del codice degli appalti.
Lo ha fatto da segretario di Difendere Velletri, da noi intervistato, con un intervento politico e puntuale. Non è mancata però la replica dell’ex sindaco Pocci che ha voluto dire la sua.
“Mi ero riproposto di non intervenire almeno per un anno – ha esordito Pocci – ma dopo aver letto l’intervista di Quaglia non potevo non rispondere.“
“Chiariamo subito un aspetto. Quando abbiamo sospeso la concessione ci siamo presi del tempo per capire come si doveva operare. Abbiamo sospeso la concessione per tutelare l’ente e il nostro patrimonio.“
“Il dirigente Paolo Candidi e l’avvocatura del comune si sono adoperati per acquisire dei pareri, in merito alla richiesta di applicazione dell’articolo 80 del codice degli appalti.“
“Abbiamo acquisito i pareri dell’ANAC e dell’Agenzia delle Entrate che hanno rassicurato il Comune sostenendo che detta concessione fosse paragonabile ed assimilabile ad un appalto e solo dopo abbiamo proceduto in tale senso.“
“Quindi nessuna svista, ma abbiamo agito in forza a dei pareri specifici richiesti e questo ha permesso al Comune di non incorrere in eventuali danni erariali in caso di perdita di un giudizio con la ditta che aveva manifestato l’intenzione di rivolgersi al Tribunale.“
“Io difendo il mio operato e aggiungo che proprio in forza a quei pareri non si poteva fare la revoca della concessione”
“Quaglia era in maggioranza non credo si sia dimenticato di tutto ciò. Ho perso le elezioni per la vicenda del bosco, con una campagna elettorale centrata su questo tema fatta da Quaglia e da Difendere Velletri.“
“E francamente non capisco perché, ancora oggi, a distanza di oltre un anno continua a tirarmi in ballo.“
“Quaglia è il segretario di Difendere Velletri, ha quattro consiglieri comunali in maggioranza, ha due assessori, che cosa aspetta ad agire? Che cosa aspetta a dare seguito alle promesse elettorali? Perché non si sono adoperati fin da subito per vederci chiaro. Oggi governano la città, potevano farlo e non lo hanno fatto.“
“Approfittano dell’interrogazione di Sergio Andreozzi per tornare a parlare sull’argomento, pur avendo avuto un anno di tempo per affrontare la questione.”
Sulle perplessità per quanto sta accadendo in montagna e sulla necessità di avere maggiori rassicurazioni e controlli, Pocci è chiaro “Noi la concessione l’abbiamo sospesa, oggi il sindaco si chiama Ascanio Cascella e di professione fa l’avvocato. Spetta a loro il compito di vigilare e di agire. È un anno che amministrano la città.”
Relativamente ai controlli e sulla necessità di capire se si stanno eseguendo i lavori come dai progetti, Pocci è stato diretto “Su questo fronte i soggetti che possono agire sono la polizia locale, i carabinieri forestali, i guardiaparco. Ci sono i guadiaboschi, tecnici e direttori lavori, le figure chiamate a garantire la regolarità ci sono.”
“Ribadisco se Carlo Quaglia non si sente rassicurato oggi può agire e può chiedere ai suoi assessori e ai suoi consiglieri di attivarsi, perché non lo fa?”
“Perché non fa quello che faceva con me quando era nella mia maggioranza? Più di qualche volta Quaglia ha messo in difficoltà la maggioranza di centro sinistra che io guidavo, perché non fa la stessa cosa oggi?”
“Sostiene che bisogna riportare la concessione in consiglio comunale e revocarla, ma non si può fare perché per eventuali contenziosi bisogna rivolgersi al Tribunale di Velletri, come recita la concessione stessa.”
“La mia responsabilità è finita a giugno dello scorso anno e comunque su questa situazione ho agito con il supporto dei pareri chiesti e non lo dico per giustificare qualcuno, ma per come sono avvenuti i fatti.“
“Oggi in consiglio comunale ascolterò con attenzione il sindaco Cascella e vedremo cosa avrà da dire e soprattutto cosa intende fare”