Non accennano a placarsi le polemiche circa il licenziamento dei lavoratori della Capo d’Anzio, da parte dei liquidatori e il successivo caos che ne è scaturito.
In questi giorni infatti al porto di Anzio sono in tanti i diportisti che non possono raggiungere le loro imbarcazioni, per le quali hanno sottoscritto e pagato regolari contratti di affitto.
Nemmeno quelli in transito possono attraccare. C’è chi addirittura, pur di prendere la propria imbarcazione si getta in acqua per raggiungerla.
Insomma una gatta da pelare che è in mano ai commissari prefettizi, in quanto concessionari e ai liquidatori nominati dal Tribunale di Velletri.
Nel frattempo il PD ha presentato con il consigliere Daniele Leodori una interrogazione urgente al Presidente Rocca per conoscere quali azioni intende prendere la Regione al riguardo.
Francamente vista la situazione riteniamo ben poche, ma porsi come interlocutore istituzionale sarebbe già un passo avanti.
Scrive Leodori: “La liquidazione ha comportato il licenziamento in tronco del personale che opera nel porto e questo impedisce, fra l’altro, di poter accompagnare alle proprie imbarcazioni chi ha sottoscritto regolari contratti creando grave nocumento all’immagine della città oltre che un danno economico“
“La società Capo d’Anzio era partecipata per il 61% dal Comune di Anzio e quindi a maggioranza
pubblica è importante che la concessione resti pubblica“
Leodori sottolinea come “Gran parte del tessuto economico della città di Anzio gravita attorno al suo porto e che lo stop dei servizi è arrivato in piena estate” e chiede al Presidente e alla Giunta Regionale “quali azioni intenda intraprendere per tutelare i lavoratori licenziati dalla società Capo
d’Anzio e, in generale, tutti gli operatori economici del porto“
Una interrogazione urgente alla quale la Regione non potrà sottrarsi.
Nel frattempo abbiamo interpellato uno dei commissari liquidatori nominato dal Tribunale di Velletri, il dr. Marco Coculo che ha così commentato “Siamo nella fase preliminare, non possiamo dire nulla se non autorizzati prima dal Giudice. Appena prenderemo una decisione sarà nostra cura comunicarla ufficialmente“
Permane quindi l’incertezza per le sorti della gestione del porto di Anzio, soprattutto adesso che si è in piena stagione, che è di fatto caldissima e non solo per l’innalzamento delle temperature agostane.