Una serata di quelle che riconciliano il cuore e l’anima quella a cui hanno partecipato tantissimi cittadini nella Cattedrale di San Clemente a Velletri per la conclusione della settimana di musica barocca, Zefiro Torna, organizzata da Urban Art Lab nell’ambito del progetto europeo Erasmus +kA154.
Per la prima volta in Italia l’ensemble coro e orchestra Komorebi Consort composta da giovani musicisti provenienti da tutto il mondo, hanno eseguito la Passione secondo Giovanni di J.S. Bach in lingua originale tedesca.

La Cattedrale veliterna, piena in ogni ordine di posto ha assistito silenziosa ed incantata alla interpretazione della corale che ha estasiato il pubblico per oltre due ore.

Ed anche la lingua tedesca, dura nella sua dizione, è risultata essere suadente e armonica, interpretata dai coristi e accompagnata dalle note dell’orchestra.
Al termine della kermesse musicale, ovazione del pubblico e bis della corale, inatteso e che ha sorpreso anche i giovani interpreti, ma con un curriculum professionale ed individuale degno di nota.
La Passione secondo Giovanni è stata eseguita con gli strumenti originali del barocco musicale e questo ha reso ancora di più affascinante l’interpretazione. A dirigere orchestrali e coro il giovane maestro giapponese Tetsu Isaji 27enne.

Ad organizzare la rassegna Gianfranco Federico per Urban Art LaB insieme ad Amaita Intercultura. Una iniziativa, quella di Urban Art Lab ancora una volta di grande impatto e culturalmente di livello, di quelle che servirebbero in questa città .
La peculiarità di questa rassegna del barocco è stata la partecipazione dei giovani che con curiosità si sono confrontati in questa settimana, anche grazie alla finalità di questo progetto che ha messo al certo la mobilità dei giovani provenienti da tutta Europa e non solo.
Sicuramente un progetto di grande interesse e che porta Urban Art lab ad essere l’associazione di giovani in grado di realizzare iniziative di livello, che mancava in città .
Offrire progetti che possano rimettere al centro attività culturali di spessore, fuori dall’offerta della Capitale, significa ridare centralità anche ai comuni intorno alla cerchia di Roma e significa che fare cultura è possibile.
Un plauso quindi a questi giovani, con l’auspicio che possano essere sostenuti anche dagli Enti pubblici.